Da Bologna a Firenze sulle due ruote

Tratto da il Cittadino di giovedì 4 Novembre 2 0 1 0 :

L’AVVENTURA DI 9 SOCI DEL “KM ZERO MTB”: «ABBIAMO ATTRAVERSATO L’APPENNINO, PEDALANDO PER 142 CHILOMETRI»

il-cittadinoUna bici per muoversi in città o per la scampagnata domenicale?
Non solo, c’è chi con la bici,anzi con la mountain bike, gira l’Italia.
A Melegnano gli appassionati delle due ruote da fuoristrada hanno dato vita all’associazione “Km Zero Mtb”, che in meno di due anni ha aggregato professionisti, escursionisti e neofiti impegnati ogni settimana in attività e gare.

L’ultima impresa del gruppo ha visto impegnati
nove sportivi:
Claudio Colombi, Romeo Pellegrini, Carlo Tamagni, Luca Mondoni, Alessandro Riponi, Matteo Colombi, Francesco Ricotti, Maurizio Volpi, Cristiano Colombi, che hanno percorso in due giorni la famosa “via degli dei”, sentiero che collega Bologna a Firenze attraversando l’Appennino.

«Prima di partire ci siamo trovati in un bar, con cartine, computer e libri e abbiano pianificato il tracciato, ci siamo organizzati per il trasporto di materiale e bici e abbiamo chiarito cosa portare d’indispensabile nello zaino: materiale per riparazioni, luci, alimenti per reintegrare i sali minerali, manicotti e gambali per il freddo»,

spiega Carlo Tamagni, uno degli avventurieri. Presupposti fondamentali per aggregarsi al gruppo sono la preparazione fisica e mentale; il percorso che si snoda in 142 chilometri ha visto impegnati i ragazzi in un saliscendi tra i boschi per un totale di circa 3000 metri di dislivello non affrontabili senza la dovuta esperienza e capacità di resistenza.

«Le caratteristiche mentali erano le più importanti: saper superare imprevisti, ostacoli, avversità, saper stare in gruppo, non farsi spaventare da certe condizioni atmosferiche come pioggia o buio e saper dare sostegno agli altri»,

continua Carlo, sottolineando come il ciclismo non sia uno sport solitario ma possa diventare un’occasione di socializzazione e di nascita di legami d’amicizia.

«Siamo partiti alle 9.30 da Bologna, piazza Maggiore, e dopo qualche minuto eravamo già tra i colli spiega uno dei partecipanti. Ci siamo fermati a pranzo sul monte Adone in una trattoria tipica e nel pomeriggio abbiamo imboccato un sentiero abbastanza lungo che ci ha obbligato ad accendere le luci prima di arrivare in serata a Traversa dove abbiamo pernottato in una locanda. Il mattino seguente ci siamo svegliati alle 8 con la pioggia, ci siamo coperti e abbiamo affrontato due ore di pedalata sotto l’acqua facendo alcune deviazioni su asfalto per rendere più scorrevole l’escursione. Nel primo pomeriggio aggiunge siamo arrivati a Firenze in piazza della Signoria, attraversando il centro storico, il ponte Vecchio e fiancheggiando il Lungarno. È stata un’esperienza indescrivibile».

Carlo Tamagni con i suoi compagni porta ancora negli occhi e nel cuore paesaggi, sensazioni e chiacchierate indimenticabili. L’impresa, pur essendo stata affrontata da ragazzi appassionati di mountain bike, è stata faticosa e stancante, ma è anche grazie allo sforzo e alla gestione delle energie che si impara a conoscere il proprio fisico e ci si mette alla prova per poter raggiungere grandi traguardi come questo. Il gruppo sta già pensando alla prossima escursione, che gli permetterà un’altra volta di “evadere” dallo smog e dal caos cittadino lungo strade fortunatamente non percorribili dalla maggior parte dei mezzi a motore. Non bisogna però essere per forza così atletici per cimentarsi con la bici da sterrato, l’associazione accoglie chiunque voglia avvicinarsi a questo sport, in cui un numero sempre più elevato di persone trova il modo per conciliare attività fisica, voglia
di stare all’aria aperta nella natura e spirito di gruppo.

il Cittadino
Elena Isella

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