Oltrepo' Race MTB - Casteggio 7 giugno 2009

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Oltrepo' Race MTB - Casteggio 7 giugno 2009

Messaggioda admin » 28/05/2009, 9:25

Abbiamo bisogno di sapere al più presto chi vuole partecipare alla gara in oggetto, specificando se quella lunga o quella corta.Grazie per una tempestiva risposta.http://www.oltrepomtbrace.it/

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Giorgio
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Re: Re:Oltrepo' Race MTB - Casteggio 7 giugno 2009

Messaggioda Giorgio » 28/05/2009, 11:05

presente alla corta

albimago
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Re: Re:Oltrepo' Race MTB - Casteggio 7 giugno 2009

Messaggioda albimago » 28/05/2009, 17:19

Abbiamo bisogno di sapere al più presto chi vuole partecipare alla gara in oggetto, specificando se quella lunga o quella corta.Grazie per una tempestiva risposta.http://www.oltrepomtbrace.it/
confermo per montalto la lunga

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Re: Re:Oltrepo' Race MTB - Casteggio 7 giugno 2009

Messaggioda admin » 03/06/2009, 11:03

siamo andati a provala.... bella, ma soprattutto bella tosta...I camper saranno a Montalto da Sabato sera dopo le 23,00

albimago
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Re: Re:Oltrepo' Race MTB - Casteggio 7 giugno 2009

Messaggioda albimago » 10/06/2009, 13:25

manca il racconto fdi flo

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Re: Re:Oltrepo' Race MTB - Casteggio 7 giugno 2009

Messaggioda admin » 10/06/2009, 15:32

La mia prima gara in MTB di ieri mi ha profondamente "segnato". A parte il grosso ematoma alla coscia sx e svariate escoriazioni alle braccia, seguito di una caduta da CIRCO EQUESTRE, devo dire che un conto è andare a passeggio (in MTB) un conto è fare le gare. Premessa doverosa: chi ve lo sta dicendo è un “agonista” nato.Ieri mattina, quando il fido Daniele si è presentato alle ore 7.00 davanti al mio cancello di casa, non sapevo realmente cosa mi aspettava. Daniele lo sento in forma, molto motivato. Carichiamo la mia CUBE e si parte, direzione oltrepò pavese. Dopo circa 50 minuti di strada, arriviamo nel comune di Montalto Pavese e, dalla strada, scorgiamo i camper dei nostri prodi compagni di squadra che hanno pernottato in loco, reduci dalla 6h di Parma (che forza di volontà, complimenti).Ci guardiamo intorno ed il paesaggio, per altro ben conosciuto dal sottoscritto, è veramente bello. Se pensiamo che in questi luoghi, ricchi di storia, cultura e volenterose attività agricole e vinicole, circa 20 anni fa non esisteva nemmeno l’elettricità e l’acqua potabile, un estraneo non ci crederebbe. È tutto vero.Alle ore 8.30 ritiriamo il pacco gara, ci consegnano il cip e andiamo in direzione dei camper per la vestizione. Le divise nuove sono arrivate. Sono bellissime e tutti ci guardano. Sono molto originali. Confermo che è stato fatto davvero un bel lavoro, sia da chi ha avuto l’idea, sia da chi l’ha realizzata.Gira un’insistente voce, secondo la quale, i reduci di Parma non abbiamo dormito durante la notte, causa un oggetto non identificato, il quale ha emanato durante la notte profondi versi animaleschi degni di un orso bruno. Si vocifera altresì che la pazienza di Jerry sia stata messa a dura prova.Verso le 9 partiamo per una sgambata. L’aria è abbastanza fresca, anche se durante la gara il sole non ci risparmierà i suoi raggi “cocenti”.Alle 9.45, io, Daniele, Rico, Armando, Giorgio, Jerry, Teo, Claudio è, un assonnato Ramon, siamo ai nastri di partenza, in fondo alla griglia, riservata agli escursionisti.Ore 10.00, BUM!! Si parte.Alla prima salita, perdo di vista praticamente tutti. Claudio, Ramon, Armando, Teo, Jerry, li rivedrò al traguardo, già “docciati”. Per i primi metri, sono in compagnia di Rico e Daniele poi, alla prima salita, io e Giorgio iniziamo la nostra competizione personale che ci vedrà protagonisti per tutto il tracciato. Le salite sono massacranti, in alcuni punti è doveroso, per il mio livello tecnico, scendere a piedi. Nonostante ciò, vedo che in molti lo fanno, per cui non mi perdo d’animo. Il cardio, dopo soli 5 minuti di gara, già segna 170bpm. Valore che mi “abbandonerà” solo sotto la doccia dopo il traguardo. La testa è bassa e, a malincuore, non riesco a scorgere il bellissimo paesaggio che ci circonda. Arriva una discesa mostruosa in single track e arriva la mia caduta da circo equestre citata all’inizio. Mi si avvicina un atleta che mi dice: “sei ancora vivo?”. Evidentemente è stata davvero pazzesca e, questo conferma che sono fatto proprio di gomma, per l’infelicità di Ramon che mi vorrebbe rivedere sotto le sue grinfie di fisioterapista.Arriva il rifornimento. Ci voleva anche perché ho finito l’acqua. Ad un certo punto, dopo una lunga discesa in mezzo ad un vigneto, la stradina sterrata “sfocia” in una strada asfaltata. Capisco che qualcosa non quadra. Ciò nonostante ho la conferma che nonostante tutto sono ancora lucido e ben presente. Vado a sinistra. Dopo circa 1 km su asfalto, mi rendo conto che forse ho sbagliato strada. Torno indietro e proseguo nell’altra direzione. Dopo alcune centinaia di metri, vedo due ciclisti con il pettorale sulla bike. Sospiro di sollievo che però dura solo pochi secondi. “Ma tu ti sei ritirato?” – mi urla uno dei due. “no – dico io, perché?”. L’infarto è imminente. “Guarda che noi stiamo tornando dall’asfalto perché ci siamo ritirati, la gara è su, sulla collina!!!”. Ecco, ci mancava anche questa. Una paurosa salita in mezzo al grano turco da rifare completamente (a piedi) per tornare sul percorso della gara. Morale, circa 15 minuti persi che alla fine mi costeranno almeno una 10ina di posizioni. Anche Giorgio, che lo sento bestemmiare in “aramaico”, è con me.Naturalmente, il resto, fino al traguardo, è un trascinarsi stanco e demoralizzato alla meta. Anzi, faccio in tempo a fare anche un’altra piccola deviazione non dovuta, perdendo ancora almeno 5 minuti, causa una salita e discesa non perfettamente segnalate. Sarà che ormai ci vedo poco. Arrivo all’ultimo strappo prima del traguardo e alla mia sinistra, nel parcheggio dei camper, vedo i miei compagni di squadra che nel frattempo avevo già fato la doccia ed erano già in “borghese”.Alla fine, con mio immenso stupore, noto che dietro di me ci sono ancora una 20ina di atleti. Insomma, con un briciolo di allegria in più, mi siedo a tavola, divorando con ingordigia salumi, agnolotti al brasato e uno splendido rost-beef con patate al cartoccio. È in quel momento che, mi tornando in mente le parole di Claudio, prima della partenza.“Ragazzi, l’importante è portare le gambe sotto il tavolo”.Con un sorriso, finisco il mio ultimo sorso di una meritata birra ghiacciata.Oggi, mentre ho scritto di botto queste righe, su suggerimento di Matteo, in 5 minuti, sono assolutamente dilaniato. Chiaro, mancandomi anche la tecnica per poter affrontare queste difficoltà, il tutto si è fatto anche più arduo. Ciò nonostante, come suggeritomi da qualcuno stamattina: Boia chi molla. Va beh, la prossima me la scelgo facile o almeno pedalabile. Oggi faccio fatica anche a salire le scale.Poi, alcuni secondi fa, mi torna il buon umore, ecco cosa trova nella mia casella di posta elettronica.“Ciao Flo, la mia prima gara come te avevo deciso di fare l'escursionista, tre anni fa. Al primo bivio tra i due percorsi preso da un insanabile orgoglio, decisi di fare il lungo.... apocalisse. Il primo tagliò il traguardo in 1,45H, io in poco più di 3h e mentre passavo sotto al traguardo stavano smontando il gonfiabile e togliendo le transenne.... sconfortante. Che dire poi delle oltre 4000 calorie bruciate. Solo il pasta party mi diede conforto. Quest'anno ho chiuso in 2,05h quindi...non mollare!!!”Roberto Florindi


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